Tempo fa ho regalato un libro a un caro amico, il titolo è Lo potevo fare anch'io di Francesco Bonami - edito da Mondadori. Non ho letto questo saggio, ma non è di questo che voglio parlare: il titolo mi intrigava. E' forte la tentazione, di fronte un'opera d'arte pittorica o scultorea, di pronunciare questa frase. Lo so, è un pensiero piuttosto becero, ma non facciamo gli ipocriti. Un pensiero è un pensiero perché è spontaneo, altrimenti che pensiero sarebbe? Ebbene, è difficile, al di là della preparazione culturale nel settore artistico (e ve lo dico da appassionata allieva di studi d'arte moderna e contemporanea) dire cosa è arte e cosa non lo è. Una volta qualcuno mi disse che un'opera d'ate è tale quando ti provoca un'emozione. Si, certo: una pittura o una scultura possono essere considerate arte relativamente a tanti canoni e parametri: la tecnica che usano, l'innovazione che introducono, il contesto in cui riescono a collocarsi. Eppure questa definizione mi ha affascinato più di tutte le altre. Un'opera d'arte è tale quando fa sognare.
I dipinti di Annalisa Calabrese tanto tempo fa mi fecero sognare il giorno in cui sarebbero stati appesi nella mia casa da condividere con Carlo. Era stato quello stesso amico di cui parlo a inizio post a farmi conoscere il mondo di Annalisa.
Quando abbiamo deciso di sposarci, con Carlo siamo partiti alla volta di Como, un'incantevole location per scegliere - insieme alla stessa Annalisa - i dipinti che ci piaceva ospitare nella nostra casa.
Ecco: adesso loro sono lì, a dare un pizzico di sogno alla casa che non riuscivamo mai ad immaginare.
http://www.annalisacalabrese.com.
Un giorno di febbraio due ragazzi sono venuti a trovarmi, mi aveva piacevolmente colpito il fatto che per "costruire" la loro casa fossero partiti dai quadri. Volevano circondarsi non solo di cose utili ma anche belle. Ho capito che erano due persone speciali. Cinzia e Carlo, hanno scelto due miei dipinti e in cambio mi hanno lasciato la loro "lettera" magica ...
RispondiEliminaAnnalisa