giovedì 24 novembre 2011

Sulle borse Mulberry.


Cinquemila metri quadrati nel cuore di SoHo: così Mulberry è sbarcato ufficialmente a New York. E così VOGUE ci informava, lo scorso 13 Settembre, del successo planetario che riscuote ormai questo brand, fondato nel 1971, in Inghilterra, da Roger Saul, un ventunenne che oggi si ritrova uno dei marchi inglesi di maggior successo. E' molto raffinato lo stile di Mulberry. E molto inglese: easy, direbbero loro. Niente fronzoli, nonostante l'uso di texture modaiole, ma molto rigore sulle linee asciutte e la precisione maniacale della lavorazione dei capi e degli accessori, in particolar modo delle borse e in generale dei capi in pelle.
Mulberry ha una linea di produzione completa: collezioni di capi di abbigliamento, scarpe, cinture, accessori. 
Ma sopratutto, LORO: le borse. Le Piccadilly della linea Holdalls in cima alla lista e subito dopo le deliziose CLUTCH, in particolare la Postmans Lock Evening BAG (leopardata!). 
Le dive hanno iniziato ben presto ad amarle: stanno bene con tutto perché sanno donare un tocco sobrio a un outfit elegante e fare chic sullo street style.

Anche se i prezzi sono molto alti (tutti visibili nello shop on line) e anche se il marchio è meno conosciuto rispetto a molti più modaioli, non solo per la diffusione ma anche per le linee di design - almeno in Italia, come Vuitton, Gucci, PRADA, MiuMiu o CHANEL, vale la pena acquistare una borsa di Mulberry. 
Innanzitutto perché la sua pelle durerà per sempre. 
E poi perché il suo design difficilmente conoscerà tramonti.
Moldello ALEXA.

Alexa CHUNG - una delle mie preferite per gli originali outfit - con una MULBERRY sullo strett style.

Una delle pochette Mulberry.

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